Titolo |
Dante e la filosofia della natura. Percezioni, linguaggi, cosmologie |
Curatore |
Stabile, Giorgio |
Pagine |
416 |
Collana |
Micrologus' Library |
Numero collana |
20 |
Luogo di edizione |
Firenze |
Anno di edizione |
2007 |
ISBN (print)
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978-88-8450-645-0 |
Lingua |
Italiano |
Descrizione |
Nella premessa (pp. 7-8), l'A. specifica il carattere del vol. quale raccolta di studi dedicati a Dante e al pensiero medievale nell'arco di un quarantennio di attività. Si ricorda in particolare come una sezione del libro sia stata dedicata a B. Nardi, considerato dall'A. il più grande medievista italiano del Novecento. Si segnalano a parte alcuni saggi. Il volume raccoglie una serie di saggi dedicati nel corso di un quarantennio a Dante e al pensiero medievale.Tema di fondo è lindagine su un carattere distintivo della civiltà premoderna che fu individuato da Husserl e sondato con raffinate analisi da Koyré, cioè lunione stretta e reciproca - in età medievale - di teologia filosofia e scienza e la cui separazione segnò la crisi del pensiero europeo. Di quella unione originaria Dante fu esempio mirabile per la costante capacità di intersecare tra loro, e con spontanea coerenza, pensiero filosofico, teologico e scientifico o, più semplicemente, religione, poesia e scienza. È proprio tale coerenza che il volume intende esaminare invertendo tuttavia il consueto approccio e ponendo in primo piano i modelli scientifici e la filosofia della natura. Modelli dei quali si cerca di mostrare lelevato grado di intrinseca corrispondenza con strutture apparentemente estranee e lontane, come quelle filosofiche e teologiche e, ancor più, in quale misura contribuiscano a rendere lo stesso edificio letterario (sia esso una canzone o lintera «Commedia») non una accomodante «fictio retorica » ma un vero e serio apparato di pensiero in cui è a pieno titolo riconoscibile un «sistema di concetti». Idea questultima di cui Nardi, in un periodo infatuato di lirismo estetico, fu strenuo e ineccepibile assertore. Il sottotitolo del volume intende precisare tre momenti essenziali nella costituzione di tali modelli: il contenuto percettivo primario catturato nellesperienza, la sua segmentazione, traduzione e fissazione in segni linguistici, in parole, che le rende veri e propri attrezzi mentali con cui costruire il mondo e, infine, il mondo costruito come idea regolativa e confine dordine, il cosmo. |
Argomenti |
Filosofia e teologia Dantes Alagherii n. 1265, m. 13/14-9-1321 Raccolte di lavori personali |
Prezzo cartaceo |
€ 58 |
Risorse web collegate |
http://www.sismel.it/tidetails.asp?hdntiid=1017
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Saggi
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Stabile, Giorgio Bartolomeo da Parma e l'astronomia di Dante |
Stabile, Giorgio Bruno Nardi e Virgilio |
Stabile, Giorgio Bruno Nardi storico della filosofia medievale |
Stabile, Giorgio Cosmologia e teologia nella Commedia: la caduta di Lucifero e il rovesciamento del mondo |
Stabile, Giorgio Epicurei in Dante |
Stabile, Giorgio Il canto II del «Paradiso». Navigazione celeste e simbolismo lunare |
Stabile, Giorgio Il De unitate intellectus contra averroistas di Tommaso luogo d'incontro tra Nardi e Gentile |
Stabile, Giorgio La torre di Babele. Confusione dei linguaggi e impotenza tecnica |
Stabile, Giorgio Modelli naturali e analisi della vita emotiva. Il caso di Dante, Rime, CXVI |
Stabile, Giorgio Musica e cosmologia: l'armonia delle sfere |
Stabile, Giorgio Segreto del libro e segreto delle arti tra Medio Evo e Rinascimento |
Stabile, Giorgio Sì-oc-oïl: in signum eiusdem principii. Dante contro le barriere di confini e linguaggi |
Stabile, Giorgio Sole. Temi di simbologia in Dante |
Stabile, Giorgio Strutture della percezione, teoria fisica e simbologia solare in «Amor che movi» |
Stabile, Giorgio Teoria della visione come teoria della conoscenza |
Stabile, Giorgio Tuono. La percezione medievale del fenomeno |